Il mediatore conciliatore professionista è una figura specializzata nel risolvere dispute tra parti in conflitto attraverso la mediazione e la conciliazione. Questa figura è stata istituita per favorire la risoluzione pacifica e consensuale di controversie senza ricorrere al sistema giudiziario tradizionale.
La Mediazione
La mediazione è un processo volontario e confidenziale in cui un mediatore neutrale assiste le parti coinvolte nel conflitto, aiutandole a comunicare in modo efficace, a identificare le loro esigenze e interessi e a lavorare insieme per trovare una soluzione accettabile per entrambe le parti. La conciliazione è un approccio simile che coinvolge anch’essa un terzo neutrale che aiuta le parti a raggiungere un accordo
Mediatore
La figura del mediatore conciliatore professionista è stata istituita per promuovere la mediazione e la conciliazione come mezzi efficaci per risolvere dispute in vari settori, come il diritto civile, familiare, commerciale e penale. In molti Paesi, inclusa l’Italia, esistono leggi e regolamenti che regolamentano questa figura professionale e i processi di mediazione e conciliazione.
Il mediatore conciliatore professionista deve possedere competenze specifiche, come capacità di comunicazione, empatia, imparzialità e conoscenza delle tecniche di risoluzione delle dispute. Spesso, attraverso corsi di formazione e certificazioni, acquisiscono le competenze necessarie per svolgere questa professione.
La creazione di questa figura professionale è avvenuta in risposta alla crescente consapevolezza dell’importanza di alternative al sistema giudiziario tradizionale per risolvere dispute in modo più rapido, economico ed efficace. La sua funzione principale è quella di facilitare un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte, aiutandole a raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti, riducendo così il ricorso ai tribunali e gli oneri derivanti dai procedimenti giudiziari.
La Figura del Mediatore con La Riforma Cartabia
La riforma Cartabia, nota anche come riforma della giustizia, è una serie di modifiche e aggiornamenti del sistema giudiziario italiano proposte per migliorare l’efficienza e l’efficacia della giustizia civile e penale nel Paese. Questa riforma ha apportato diverse modifiche al Codice di Procedura Civile e al Codice di Procedura Penale, oltre ad aver introdotto nuove disposizioni.
Nel contesto della riforma della giustizia, la figura del mediatore ha guadagnato maggiore rilevanza. La riforma Cartabia ha promosso la mediazione come strumento fondamentale per la risoluzione delle controversie, incoraggiando l’uso della mediazione anche come fase preliminare prima di avviare un procedimento giudiziario.
Tra le novità introdotte dalla riforma Cartabia riguardo alla mediazione ci sono:
- Incentivazione della mediazione: La riforma ha introdotto misure per promuovere la mediazione come metodo alternativo di risoluzione delle dispute, fornendo incentivi alle parti che scelgono di utilizzare la mediazione anziché avviare un procedimento giudiziario.
- Obbligo di informazione sulla mediazione: In alcuni casi, le parti coinvolte in una controversia devono essere informate circa la possibilità di ricorrere alla mediazione prima di avviare un procedimento giudiziario. Questo obbligo mira a favorire la consapevolezza e l’uso della mediazione come opzione per risolvere i conflitti.
- Ruolo dei mediatori: La riforma potrebbe aver introdotto disposizioni riguardo ai requisiti e alle qualifiche dei mediatori, garantendo che siano professionisti adeguatamente formati e certificati per svolgere tale ruolo.
In sintesi, la riforma Cartabia ha sottolineato l’importanza della mediazione come strumento per ridurre il carico dei tribunali e favorire la risoluzione extragiudiziale delle dispute. Ha introdotto disposizioni che promuovono l’uso della mediazione e regolamentano la figura del mediatore, incoraggiando le parti coinvolte a considerare la mediazione come opzione preferibile per risolvere i loro conflitti.